mercoledì, agosto 23, 2006

Fermiamoci

La domanda che mi sono posto tempo fa è stata: "ma questi ragazzi che vedo tutti i giorni in biblioteca a studiare economia aziendale o di altro tipo, che cosa stanno imparando?"
Ho cercato una risposta per lungo tempo...

Arrivo al punto per non seccare: da noi in occidente ci sono imprenditori e altri soggetti che guadagnano in un giorno lo stipendio di un mese di un operaio, spesso faticando di meno (e trombando di più)). Un economista che sostiene il nostro sistema economico riesce a spiegarci e a giustificare come e perchè questo succede.

Fermiamoci un momento per renderci conto che non c'è 'altro da aggiungere. La malattia del nostro sistema di distribuzione dei beni sta tutta qui, ed è molto più semplice di quanto ci facciano credere: va contro il buonsenso.
E' senza senso sostenere che una persona si merita cento parti in più di un'altra solo perchè fa un lavoro diverso e non penso che si possa dare credito a persone, colte che siano, che sostengono il contrario.
Una puttanella che canta canzoncine in tv merita forse di più di un muratore che sgobba, magari sotto al sole, per dieci ore al giorno, in nero, e si prende solo 800 euro al mese? Naaah!

Il fatto che siano stati scritti tomi su tomi che giustificano questo tipo di profonda ingiustizia puo dare da pensare. Una persona potrebbe interrogarsi e giungere ad una conclusione tipo: "avranno ragione loro, io che ne so, non mi sono mai interessato di queste cose, non ho voce in capitolo".
Penso che questo sia un errore fondamentale molto comune, su cui il "sistema"(bestia strana e interessante), come anche le religioni, marciano alla grande. Quei tomi e quei dottoroni che ne parlano evocano un'aurea di mistico rispetto, ci fanno sentire ignoranti e non abbiamo il coraggio di contestarli. Tutto questo mentre il buonsenso ci suggerisce (almeno spero succeda anche a voi) che ci sono dei paradossi enormi alla base dela nostra società che non si possono giustificare con nessun trattato!

Torno ai ragazzi che studiano economia: stanno entrando in un gigantesco castello senza accorgersi che mancano le fondamenta. Non si fermano un attimo prima ad ascoltare cosa gli dice il buon senso ma iniziano ad interessarsi subito alla complessa suddivisione delle stanze di questo meraviglioso castello, ai suoi bei quadri, ai suoi affascinanti orpelli (cosa ci sia di affascinante nell'economia aziendale non lo so ma evidentemente a molti piace...).

Sto parlando da un po' di "buon senso", dando per scontato che sia una accezione comune. Onde evitare incomprensioni: per "buon senso" intendo ciò che ci fa distinguere a pelle tra giusto e sbagliato. Senza andare troppo nella teoria: segue il buonsenso ciò che migliora la condizioni comuni o personali senza andare a privare altre persone delle loro libertà ecc. In soldoni significa fare in bene senza rompere le scatole a nessuno. Dovrò tornare su questa definizione perchè la sento un po' pericolante, ma quello che mi interessa al momento è che si capisca grossomodo cosa intendo.

Lo stesso discorso vale per la religione. Prendo in esame la religione cattolica perchè è quella che sento di conoscere meglio: chiedete ad un prete come mai Cristo non abbia mandato il suo messaggio agli africani o ai cinesi e sentite cosa vi risponde. Chiedetegli come mai, se Dio è infinitamente misericordioso, esiste l'inferno. A queste e ad altre domande (ce ne sarebbero a bizzeffe) il prete non saprà dare una risposta che abbia senso senza appellarsi alle sacre scritture e tirando in ballo dogmi ecclesiastici. Nessun prete ci dirà che a Cristo stavano sulle palle i negri e i musi gialli (per fortuna...), o che Dio ha un senso dell'umorismo molto particolare; anche se probabilmente sarebbero le uniche risposte sensate (non giuste ma sensate, che seguono un filo logico senza appellarsi a troppi fronzoli esterni).

Trovo ci sia da ridire anche sulle basi del nostro sistema legislativo. Da ignorante in materia giudico quello che vedo e devo dire che non mi piace. Vengono messi in galera tossici e poveretti che magari si sono scaricati un film da internet o hanno rubato per disperazione, mentre è chi ci governa a fare le più grosse maialate. QUESTO NON VA BENE!
Basti vedere che gente c'è al parlamento (a destra e sinistra): mafiosi, pregiudicati, persone coinvolte in giri di mazzette...chi ne ha più ne metta. Ancora più angosciante è il fatto che i servizi segreti della democrazia più grande del mondo siano i primi ad agire contro i diritti umani e siano accusati di tirare le redini del traffico internazionale di droga (figuriamoci se si fanno sfuggire un affare talmente redditizio!). Proprio loro che si spacciano per paladini della libertà e della giustizia. -Questi sono solo banali esempi-
E' il buonsenso a dire che questo sistema di leggi è sbagliato, ma provate a spiegarlo a chi le leggi le studia e le fa: la risposta sarà che è legale (almeno la prima parte, gli affari della CIA sono un'altro paio di maniche), magari ammettendo che non è del tutto corretto. Penso che si possa dire che questo sistema non segua il mio amato buon senso.

Il problema che a questo punto mi pongo è: chi trae giovamento da questo oscurantismo attorno a problemi che minano così profondamente la nostra struttura sociale? Chi ha interesse a tenere su questo immenso baraccone pericolante che vive di ingiustizia e ignoranza? Chi trae giovamento dal fatto che ci siano milioni di persone che studino e seguano queste regole così palesemente minate alla base? La risposta è...