sabato, agosto 26, 2006

Contro la democrazia

Ho scelto un titolo provocatorio (così magari qualcuno lo legge e spero lo critichi) per un argomento che mi ha dato a lungo da pensare e si ricollega al primo post.
La mia critica si rivolge al sistema democratico che esiste oggi nel mondo occidentale, non al concetto di democrazia che in sè sarebbe per molti aspetti giustificabile.
Fondamentalmente nella nostra società il sistema democratico si esprime dando il potere alla maggioranza della popolazione di fare delle scelte che poi si riperquotono su tutti. Ecco subito individuata la magagna: la maggioranza che decide sa fare la scelta più pensata e razionale? E' abbastanza informata? La risposta è palesemente davanti ai nostri occhi: NO!
Chiunque si ineressi un po' di cosa stia succedendo nel mondo si puo rendere conto che siamo governati da barbari. Basta vedere chi è al governo in America e chi è stato (e sta) al governo in Italia per rendersene conto. E' sufficiente utilizzare un briciolo del mio adorato buonsenso per capire che non è una scelta pensata e razionale mandare al governo una banda di affaristi che per aumentare il loro potere non si fanno scrupoli e vanno a fare la guerra in giro per il mondo o, come è successo in italia, utilizzano i poteri delegatigli per fare leggi che li salvino dalla prigione. Questo solo per citare le porcherie più palesi e note. Ce ne sarebbe da dire... tornerò sull'argomento.

[A proposito del governo americano, consiglio a tutti di andare a informarvi sulla setta massonica "skull and bones" su wikipedia o su http://www.disinformazione.it/skullandbones.htm per citare alcune fonti attendibili. Rimarrete quantomeno sorpresi]

Questi e molti altri soggetti eletti democraticamente si sono rivelati una forte minaccia per il mondo e per il loro stesso popolo. Sarebbe giusto chiedersi dove sia l'inghippo che rende possibile un tale malfunzionamento di una macchina da noi considerata così nobile che chiamiamo democrazia.

La mia personale conclusione è che la rotella malfunzionante sia dare il potere alla maggioranza dell' elettorato. Faccio un semplice esempio: è stata data la possibilità al popolo italiano (che errore!) di esprimersi sulla questione delle cellule staminali. Non si è raggiunto il quorum e non è stata sdoganata la ricerca sulle staminali, mentre la stragrande maggioranza della comunità scientifica(quindi gente informata) si era espressa a favore. Il punto è: è corretto dara la possibilità ad una persona di esprimere la propria opinione (che condizionerà poi la vita di tutta la comunità!), senza che la persona interpellata sia competente sull'argomento su cui si deve esprimere??? In soldoni: è giusto dare la possibilità ad una massaia di campagna che non ha avuto la possibilità nè magari l'interesse di informarsi su cosa siano le cellule staminali, di esprimersi sull'argomento influenzando così la mia e la vostra vita? Magari la ricerca che sarebbe stata svolta avrebbe potuto portare ad una terapia per qualche malanno che io o voi potremmo prenderci (tiè, tiè, tiè....). -la questione ci riguarda in prima persona!-

Vogliamo dare a tutti gli stessi diritti o vogliamo piuttosto il bene nostro e del resto del paese? Forse sarebbero possibili entrambe le cose ma solo se venissero attuati dei cambiamenti allo stato attuale. Oggi ritengo che non sia affatto produttivo il suffragio universale, sopratutto considerando il mezzo che la stragrande maggioranza della popolazione utilizza per informarsi: la nostra amica televisione!
Il predominio della televisione sugli altri media è incontestabile, in America meno del 3% della popolazione legge libri e meno del 15% legge giornali, ma tutti hanno la TV. Per fortuna sta crescendo internet come fonte di informazioni...

Il discorso si fa interessante con l'arrivo di questo immensa macchina di informazione di massa. Le domande da farsi sono: chi ci informa? Come lo fanno? Perchè?
Vivendo in una società ormai divenuta "turrrbocapitalista" la risposta è sempre la stessa: i soldi. I soldi governano il mondo, è triste ma vero. I soldi corrispondono a potere e il potere è in mano di pochissimi. I potenti utilizzano i soldi per fare più soldi e per rimanere al potere. Quale mezzo migliore se non il più diffuso e fruibile?
Sto parlando di un meccanismo che in parte si autoalimenta e in parte viene manipolato. C'è un forte desiderio di disimpegno ed intrattenimento da parte delle masse(dovuto prevalentemente ai ritmi a cui sono sottoposte), che si unisce al volere da parte del potere di mantenere il proprio status. Il risultato è una che da una parte c'è lo share che fa aumentare la richiesta di informazioni disimpegnative (vedi la quantità di cronaca che domina i telegiornali-perfino quelli badano allo share e non all'informazione!-), che trasmettono (anche grazie ad una certa manipolazione dall'alto) prevalentemente valori che rafforzano l'idea che lo stato delle cose sia giusto così com'è. I valori di cui sto parlando sono naturalmente quelli occidentali, cioè americani. Basti pensare al cinema durante la guerra fredda, ai film con cui allora veniva imbottita la popolazione, o ancora ai valori trasmessi dai film americani che arrivavano in Europa nel dopoguerra: un concentrato di status simbol della società moderna che serviva a far apprezzare le merci americane, quindi vendere, quindi guadagnare e intanto diffondere l'ideale della società capitalistica, minacciato dal fronte comunista russo.
Questo processo non si limita ad influenzare gli adulti, inizia ad influenzarci da quando siamo piccoli: pensiamo ai cartoni della Disney per dirne una: continue lotte tra bene(società americana capitalista) e male(gli altri...). Altro eclatante esempio: i videogiochi (che occupano una fetta di mercato che come giro di soldi ha superato ormai persino il cinema), appassionano sopratutto i più giovani e trattano prevalentemente di guerra e "buono contro cattivo". Un caso estremo è rappresentato da "America's Army": gioco sparatutto molto ben fatto in cui si devono uccidere terroristi, distribuito assolutamente gratis in rete dall'esercito americano, per invogliare i giovani ad arruolarsi. Se questo meccanismo non funzionasse, avrebbero speso milioni di dollari per produrlo?

Non penso che questi valori, oggi comunemente accettati, siano parte integrante della cultura europea precedente alla seconda guerra mondiale: basta dare una letta ai racconti popolari che circolavano in Europa a inizio secolo(vedi fratelli Grimm). La maggiorparte di queste storie ha come personaggi soggetti spesso molto sfaccettati, con luci ed ombre, e , cosa ancor più importante, la morale che se ne ricava è molto spesso una lezione su come va il mondo, una lezione di vita vera, non di vita da cartone animato.

Questo discorsi valgono chiaramente solo se ci si riferisce alla massa, non al singolo individuo che magari legge giornali, si informa e ha senso critico sufficiente per non bersi tutto quello che gli viene proposto.

Ora uniamo i due discorsi: quello sulla democrazia odierna e quello sulla comunicazione di massa. Otteniamo che, grazie al suffragio universale proprio della nostra civiltà occidentale e al tipo di informazioni trasmesse ai votanti che per la stragrande maggioranza non sono critici, l'opinione della maggioranza coinciderà sempre maggiormente con il volere di chi è al dal potere.
Un esempio chiaro è come l'11 settembre sia stato utilizzato dalla lobby che comanda l'America(la loggia "skull & bones"-che fascino che hanno le teorie cospirative!-Se interessati consiglio assolutamente "Loose change, second edition", bel documentario che trovate gratis in rete) per suscitare panico di massa e invadere l'Afghanistan e in seguito l'Irak, senza che ci sia stata una sommossa delle masse degna di nota (quelle che ci sono state, sono state fortemente sminuite dai media), come è accaduto invece ai tempi del Vietnam ('68 ecc.). La mia spiegazione? Ci siamo rincoglioniti, o meglio: ci hanno rincoglioniti. Se si va avanti di questo passo ci accorgeremo forse quando sarà troppo tardi di essere finiti in un 1984 Orwelliano. -Spero fortemente di sbagliarmi- Qualcuno mi dica che mi sbaglio, per piacere.

Preciso che ritengo ci siano possibilità migliori di organizzare la società umana della democrazia, comunque ecco una proposta utopistica per una democrazia moderna che funzioni un po' meglio:
Il primo passo sarebbe eliminare il suffragio universale, il secondo, dare la possibilità di votare solo a persone che abbiano passato un severo esame che certifichi che il votante sia informato su ciò che sta andando a decidere. Il terzo passo sarebbe garantire la possibilità a tutte le persone di informarsi e capire chi o cosa stanno per andare a votare. Si potrebbe attuare con dei corsi serali, o magari obbligare i datori di lavoro a organizzare incontri di divulgazione di informazioni...chi ne ha, più ne metta.
Altro migloramento indispensabile consisterebbe nel cambiare la classe politica dirigente, ma questa è un'altra stora...