giovedì, dicembre 07, 2006

Il fumo invecchia le palle

Quanti talenti sprecati vedo in questo periodo. Compreso il mio. Quanta tristezza che mi fa vederci vinti. Non cogliamo il momento, non siamo lucidi al momento giusto, non capiamo quello che forse delle volte dovremmo capire. Quanto mi fa incazzare!
Il blog è rimasto in coma per un po', spero questo post ne segni la rinascita.
La vita è bella.
Nei film.
Forse in qualche telenovela. Oggi ne ho visto uno spezzone con una tizia che si svegliava dal coma con i capelli cotonati. Sarebbe bello svegliarsi da un coma con i capelli cotonati.
Sempre di più mi rendo conto che stiamo invecchiando ogni secondo che passa, eppure spesso non trovo di meglio da fare che giocere al pc. Che tristezza. Convinti di essere immortali ci trasciniamo senza sfruttare il momento. Passiamo il tempo in beghe inutili, a piangerci addosso, a trastullarci con stronzate.
A volte viviamo dei risvegli. Ci sono dei giorni che dici: "caspita, oggi ero vivo!". Peccato non siano di più.
Sto valutando seriamente di darmi alla falegnameria. Almeno quella qualche soddisfazione te la da. Fai la tua cazzo di sedia e sei soddisfatto. Sembra poco ma la vita è fatta di piccole cose. Non si pensi che il Colombo di turno sia stato tanto più realizzato a scoprire l'America o l'assassino di turno (che poi è sempre lo stesso attore e non capisco perchè Falk non se ne sia ancora accorto. sarà locchio di vetro...).
Penso diventerò più cattivo. In un mondo di lupi conviene mangiare piuttosto che essere mangiati. Tristissimo ma vero. Si, forse conviene diventare cattivi, meno rispettosi, disillusionati e stronzi. Ce la farò? Non penso ma tentar non nuoce. La mia ottica tanto è di mutare costantemete, a volte di più, a volte di meno, ma costantemente. Se ricambio idea posso sempre tornare una simpatica pecorella da cashmere.
Invidio i vecchi, quelli di paese, con il loro ideale di famiglia patriarcale, Dio e lo Madonne, vino rosso e tromba di culo, sanità di corpo. Poche incertezze, pochi biasimi, tanti bei ricordi. Di quando il padre gli regalò la falce, di quando baciarono la Rosi sotto il pergolato dello zio, con le scrofe in sottofondo che cantavano l'inno alla gioia. Adesso è tutto così offuscato.
Non do tutti i torti ai massimalisti auspicanti una guerra. Almeno avrei da fare di meglio che scrivere stronzate per gente che non capisce cosa sto dicendo perchè non riesco ad esprimermi. Mi lancerei ad ammazzare qualche cinese per poi ritirarmi con i traumi accumulati e un testicolo in meno in una casa di cura. Non sarà il massimo forse, ma almeno è abbastanza chiaro.
Ho riiniziato a fumare. Di brutto. Il fumo invecchia le palle. Chemmifrega? Tanto non le uso.
Come sa essere bislacca e crudele la gente.
Dovrei seguire il consiglio di Santana, sempre che le palle non siano invecchiate troppo. Sto iniziando a pensare di esserci nato con le palle vecchie. In questo caso però almeno sarei immune al fumo. "E invece..." [come disse un grande saggio della fregna]
Cortesia porta a rancore. Meglio essere stronzi per essere amati. Triste ma vero. [grande Nietzsche! anche se la parte con gli stronzi non è sua] Vedi Hitler come lo amavano...
Domani andrò al BRICO a procurarmi degli assi per la mia sedia. Se non mi darà soddisfazioni nemmeno quella non mi resterà che fumare fino alla morte.
Saluti a tutti, amici sponsorizzati dalla vostra anima telematica! Che la forza sia con voi.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

La scena della palle invecchiate è raccapricciante. Inizio seriamente a non capirti più.

2:08 PM  
Blogger Berija said...

No dai, non dire così. In fin dei conti sembrano fichi secchi, non sono poi così orrendi.
Il non capire più presuppone un aver capito prima... difficile, considerando che perfino io ci riesco a malapena se va bene. Vabbè, non prendiamoci troppo sul serio che poi si rischia di cacarsi addosso per lo sforzo.

2:59 PM  

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